Si potrebbe cominciare col dire che questo è un romanzo. Sembra banale l'affermazione, ma non lo è. In tal caso, data la difficoltà di parecchie persone di leggere in un romanzo le peculiarità del romanzo quando esso racconta una storia tra mito e realtà, e in special modo se il mito e la realtà toccano individui, luoghi e fatti attinenti alla religione, è opportuno dirlo con chiarezza. Incredibilmente, anche colui che mi ha prestato il libro, perché teneva che io lo leggessi, un signore vicino di casa, ha parlato di "cosa romanzata" più volte quando è capitato che io abbia provato (inutilmente, devo ammettere) a confrontarmi su temi interessanti nascenti dalla lettura di questo testo. Non dovrebbe essere necessario sottolineare che trattasi di romanzo, ma tant'è...
Specificare può divenire importante, poiché troppe persone continuano oggi a costruire nella propria mente come reali eventi immaginari, con la conseguenza, nei testi che toccano una credenza, in caso di un trasporto rilevante verso detta credenza di distorcere quanto appreso dai sacerdoti o di sentirsi, senza motivo, attaccati.
Il libro è avvincente e scorrevole.
Certi passaggi, come un discorso di buona lunghezza del camerlengo e taluni colpi di scena, li definirei pazzeschi.
È innegabile che venga voglia, almeno di tanto in tanto, cercare corrispondenze tra una statua o un quadro descritti e quanto è realmente "in vita". Devo ammettere che alcuni interrogativi sorgono e che sembra l'autore sia stato lì a studiare mezza Roma (e non solo) per mesi con lo scopo d'inventare intriganti racconti e bizzarre geometrie indiziarie.
Ogni monumento, via, piazza e procedura clericale descritti, meritano la nostra cura. Ci si diverte un sacco se si vuol far ricerca, e taluni supposizioni nascono in un batter d'occhio. Pongo qui l'accento su un solo tratto, quello concernente una divagazione (o forse una stuzzicante ipotesi?) legata alla statua di Santa Teresa e l'Angelo.
Non mancano profonde, sia pur brevi, considerazioni da eleggere a motti o spunti di riflessione nella vita di tutti i giorni.
Si trova sempre qualcosa di coinvolgente in questo libro. Lo consiglio con sicurezza per vagheggiare, distrarsi e apprendere giocando.
Il libro, per me, vale 5 stelle piene. Ha un ritmo incalzante ed è scritto proprio bene. Non bisogna farsi trarre in inganno dal numero di pagine di cui è composto: Si divora.
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