La CIA in Vaticano - Riassunto
Da Giovanni Paolo II a Francesco: come i servizi segreti USA sorvegliano il papa - Scritto da Eric Frattini.
Inizio il riassunto di questo libro con la dedica che l'autore rivolge al proprio figlio, in quanto interessante e scardinatrice di un convincimento diffuso: quello di poter amare una libertà (che, appunto, non esisterebbe). I servizi segreti, infatti, sarebbero riusciti a fare in modo che i cittadini amino una schiavitù convinti addirittura di difendere una libertà.
Il potere temporale papale è andato nella storia sempre più scemando, mentre quello religioso ha continuato il suo passo. Cosicché, dal XIX secolo in poi, ha proseguito la sua funzione di guida del pensiero dei credenti, ma non solo di loro; anche di imperatori e leader politici di primaria importanza.
Ci sono due detti brevi, tra la credenza, l'abbastanza serio e il leggero, perlomeno curiosi. Il primo afferma che la diplomazia vaticana nacque nel momento in cui una prostituta chiese a Pietro se fosse un seguace del Nazareno, mentre il secondo afferma che, nello Stato della Chiesa, ciò che non è religioso è segreto.
Tutti i papi, ad esclusione di Giovanni Paolo I (per via del suo brevissimo pontificato) hanno avuto una grande influenza su tutti gli stati della Terra e sino a non molto tempo fa l'anatema papale corrispondeva all'odierna fatwa musulmana. A rafforzare la già imponente macchina cattolica sono nati nei secoli movimenti specifici, quale l'ultramontanismo, che sosteneva l'instaurazione della monarchia e un potenziamento dell'azione religiosa. Nei secoli, poi, in base alle esigenze la Chiesa ha messo al bando ora il nazionalismo, ora l'industrialismo, ora il liberalismo, ora la democrazia, ora il socialismo, ora il capitalismo, ora la secolarizzazione e, ovviamente, ora il comunismo. Insomma, ha sempre avuto da mettere lingua in argomenti che non erano religiosi. Particolarmente dalla I Guerra Mondiale in poi, con Benedetto XV, si rese conto dell'importanza, per il mantenimento e il rafforzamento dei propri poteri, della diplomazia internazionale. Decise così di aprire due uffici: la Segreteria di Stato e il Collegio. Uomini di grande potere, compresi dittatori come Pinochet, hanno dovuto baciare l'anello piscatorio per avere sostegno o trovare un accordo con la Chiesa. Non solo personaggi politici di enorme peso e dittatori, ma pure guide di cambiamenti epocali come Lech Walesa, hanno dovuto trovare una leva in Vaticano che rafforzasse la propria posizione.
È stato così che la CIA ha pensato a controlli più stringenti nei confronti dello Stato guidato da papa Francesco. Spiare la Chiesa per spiare altri Stati. D'altronde la frase del più famoso cacciatore di nazisti al mondo, Simon Wiesenthal, la dice lunga: Il luogo in cui si sanno più cose sul Pianeta è il Vaticano.
Non spia solo la CIA, ma pure l'NSA (che si occupa della sicurezza interna) e la meno nota SCS. Quest'ultima lo fa da stanze prive di finestre ai piani alti di specifici stabili, con antenne particolari e attraverso un sistema denominato Einstein. È in grado d'intercettare comunicazioni su reti cellulari, wireless tipicamente definite e satellitari. Il rapporto che rivela ciò si chiama Snowden, dal nome di chi ha trafugato i documenti, Edward Snowden. Si è così scoperto che gli USA spiavano anche stati amici, come Italia, Germania, Francia e Belgio.
Inquietante, poi, è sapere che sembrerebbe giganti di Internet, come Microsoft, Yahoo, Google, Facebook, Apple, Skype, Dropbox e AOL, abbiano spontaneamente concesso all'NSA di connettersi ai loro server, permettendole addirittura d'inserire nei sistemi di comunicazione dei programmi spia in grado di decifrare le password degli utenti; tutto questo con l'autorizzazione della Casa Bianca durante il mandato di Obama. Intendiamoci, con l'amministrazione Bush (figlio) le cose non erano diverse: Il software XKeyscore vagliava e-mail e chat in tutto il pianeta...
Il libro a questo punto tratta le dichiarazioni e le scelte di papa Bergoglio, ma pure quelle di Ratzinger.
Per il primo ricorda il fastidio manifestato verso i sacerdoti che si sono rifiutati di battezzare le coppie di fatto e la sua estraneità ad un appoggio al regime militare argentino di Videla (per non aver combattuto il quale tra il 1975 e il 1983 si è comunque sentito in obbligo di offrire scuse). Quest'ultimo fatto è collegato all'accusa che gli è stata mossa di non aver operato energicamente per la liberazione di due ecclesiastici rapiti e torturati. Per il secondo ricorda come gli USA sembra si siano preoccupati per un breve discorso in un aeroporto africano, durante il quale si è chiesta più attenzione al popolo e meno alla finanza, ma pure per una gaffe compiuta a Ratisbona, in un discorso che ha sminuito la figura di Maometto e altrettanto per il sostanziale immobilismo difronte agli accertati abusi sessuali in Irlanda da parte del clero. Si ricorda come il massimo che abbia fatto, papa Ratzinger, sia stato chiedere di pregare per le vittime e, a seguito di convocazione in Vaticano dei vescovi irlandesi, esortare gli stessi a consolarle (orripilante ma vero).
Nei confronti di Cuba, il Vaticano chiede da tempo un allentamento della pressione da parte degli States, per non aumentare la povertà. Già dai tempi di un viaggio nell'isola da parte di Giovanni Paolo II si nutrivano grandi aspettative, poi mortificate dai fatti. Secondo lo Stato della Chiesa il nuovo Castro era Chavez, il quale col potere del petrolio finanziava la rivoluzione boliviana. Un opinione del genere sarebbe dovuta servire per ingraziarsi Raul Castro.
Pur non avendo rapporti ufficiali, lo Stato del Vaticano ha dimostrato di sapere intrattenere relazioni col Vietnam, da dove un cardinale, arrestato e tenuto in isolamento per motivi politici, ha potuto spiccare il volo per la Santa Sede in via definitiva grazie al provvidenziale intervento di papa Wojtyla. Anche in questo caso, ha potuto beneficiarne la CIA, interessata a conoscere i movimenti del Vietnam.
Scontenti, poi, si sono dimostrati gli Stati Uniti rispetto alla posizione generale degli europei, e fra essi dello Stato del Vaticano, nei confronti degli OGM. Alcuni studi, e fra essi quelli di scienziati della Santa Sede, hanno portato a un discreto scetticismo ancora nei confronti degli organismi geneticamente modificati per quanto attiene alla sicurezza alimentare.
La Chiesa risulta essere impegnata contro l'utilizzo delle armi, con particolare riferimento alle bombe a grappolo e alle mine anti-uomo. Tuttavia, poco si sa dei possibili specifici finanziamenti transitati per lo IOR.
Ancora, la Chiesa era contraria all'entrata della Turchia nell'UE, ma lo scivolone di Ratzinger a Ratisbona ha costretto, se non a un'aperta accettazione, perlomeno al mantenimento di una posizione neutra.
Un altro pesante scivolone di papa Ratzinger è stata la revoca della scomunica al vescovo lefebvriano Richard Williamson, negazionista dell'Olocausto.
Nella collezione di decisioni discutibili, Ratzinger non si è fatto mancare la promozione a vescovo di un sacerdote che aveva definito l'uragano Katrina, distruttore di New Orleans, un castigo divino; tanto per la vita libertina del luogo.
Una reazione è stata registrata in seguito a parole forti pronunciate da Giovanni Paolo II in Sicilia, nella Valle dei Templi. Egli si era scagliato contro le famiglie mafiose e aveva ordinato la conversione. A quel punto, Bernardo Provenzano, che voleva spaventare la Chiesa e indurla a chiedere allo Stato Italiano un alleggerimento delle pene per capi e gregari, fece scoppiare a Roma due bombe, una a San Giovanni in Laterano e una a San Giorgio al Velabro.
Discorso timido fu, al contrario, quello di Ratzinger, sempre in Sicilia, contro la criminalità organizzata, che sembrava voler dire essere problema dei siciliani o dei meridionali in genere. A schiena dritta (susseguentemente si seppe) andò, invece, don Pino Puglisi prima di essere ammazzato da due sicari (in seguito pentitisi).
Tanto hanno cercato e cercano di sapere gli Stati Uniti attraverso il Vaticano, e se si pensa che quest'ultimo è secondo solo al primo in quanto a numero di nazioni col quale intrattiene rapporti se ne comprende il perché.
Ci si aspetta di conoscere intrighi forti, dal titolo, ma il libro rappresenta principalmente un bilancio di movimenti politici internazionali che hanno per precipuo protagonista il Vaticano. Alcune sorprese, tuttavia, non mancano.