Storia segreta della 'ndrangheta - Recensione
Una lunga e oscura vicenda di sangue e potere (1860-2018) - Scritto da Nicola Gratteri e Antonio Nicaso.
Oltre, e prima oserei dire, che davanti a un saggio, qui ci troviamo al cospetto di un'opera di storia che può entrare a far parte, a giusto titolo, di un approfondimento negli studi di tipo giuridico.
Il solo intenso lavoro di ricerca di Gratteri e Nicaso darebbe al testo, per me, tre stelle. Se per ipotesi potesse esistere un saggio con tanto lavoro di esplorazione quanto quello qui riscontrato, di fatti e personaggi, luoghi e nessi, ma per assurdo con pagine vuote, quel saggio per me (ripeto) meriterebbe già tre stelle in partenza.
Ma questo è di più: È un libro ricco e coinvolgente.
È il secondo dei due autori insieme che leggo e uno degli aspetti che più mi ha soddisfatto della questione è l'aver trovato, pur trattando della stessa criminalità organizzata, diciamo per oltre il 95% della lettura, ragionamenti e accadimenti inediti. Il titolo, insomma, è fedele al contenuto e viceversa. Può sembrar banale, ma se si pensa è qualcosa di altamente apprezzabile e meritevole, risultato di un accurato studio del fenomeno in chiave storica.
Ci sono pagine che, anche prese singolarmente, darebbero da coinvolgere un gruppo di lettura ben affiatato per un'ora o due. Si va dai nomi antichi che definivano, ovviamente solo nelle ristrette cerchie dei facenti parte, i primi gruppi malavitosi, formatisi più che altro nella stessa sfera familiare e nello stesso paese o borgo, ai nomi dei veri "padrini" succedutisi, da non immaginare, però, in cima a un'unica piramide con lo schema che tanto la letteratura quanto il cinema, quanto nondimeno l'attualità, hanno indicato essere tipico di Cosa Nostra. A proposito, è rimarchevole la richiesta avanzata da altre società criminali nazionali molto potenti relativa alla conoscenza di detta struttura (che nel tempo, quando è necessitato, si è adeguata ai mutamenti per continuare a garantirsi un riconoscimento sociale di prim'ordine e le necessarie entrate da ridistribuire e investire).
Gli accadimenti, uno più interessante dell'altro, e i protagonisti che hanno lasciato in eredità l'humus utile a perpetrare nuovi misfatti, girano in un turbinio anche in luoghi lontani dalla Calabria; si passa dal Brasile al Canada e dall'Australia alla Germania tanto per dare un’idea. Soggetti poi che nell'immaginario di massa difficilmente si correlano qui trovano punti di contatto incredibili e, per prendere due punte assolute, passiamo da Joe Petrosino a Totò Riina.
Sono toccati lo spirito arcaico di valenza, i riti, i modi di essere della figura femminile, i nuovi investimenti, le suddivisioni territoriali e chi più ne ha più ne metta.
Il riferimento ai tempi è costante, spostandosi dal periodo preunitario a quello odierno, e gli eventi sono così ben descritti da sostenere gagliardamente viaggi mentali unici.
Ogni storia si legge con facilità. Ci sono decisioni di giudici, atti di governo e note bibliografiche che consentirebbero a un appassionato ricercatore desideroso di saperne di più relativamente a un periodo, a una zona geografica o ad una famiglia, di scovare ulteriori e, per lui magari o committenti, preziosi dettagli.
Dall'adolescenza discretamente robusta in poi (qualche tratto potrebbe non esser facile da metabolizzare da un punto di vista emotivo), mi sento di consigliare a chiunque la lettura di quest'opera.